
INCIDENTE MORTALE CON AUTO FANTASMA UBER: CHI E’ IL RESPONSABILE?
Di Gino M.D. Arnone – Avvocato
La recente morte di un pedone colpito in Arizona da una vettura Uber auto-guidata ha sollevato molte polemiche. Questo incidente fatale è il primo del suo genere. Ora, mentre gli investigatori e gli ingegneri lavorano sui dati per comprendere cose è successo dal punto di vista tecnico-informatico, sorgono molteplici domande circa le responsabilità convolte nel sinistro. Dopo tutto, di chi è la colpa? Uber è pienamente responsabile dal momento che è stata una propria vettura a causare l’incidente? Ma che dire della società che ha creato la tecnologia dell’auto-guida? Forse è colpa del produttore del veicolo? E’ davvero possibile escludere la responsabilità del Driver che era comunque presente all’interno della vettura e quella del pedone incauto? O pare più corretto riflettere in termini di corresponsabilità tra tutti questi soggetti anche alla luce delle coperture assicurative operanti.
ATTENZIONE: il filmato potrebbe urtare la vostra sensibilità
Come si è verificato l’incidente Uber? Domenica, 18 marzo 2018, la quaratanovenne Elaine Herzberg stava camminando su una strada a quattro corsie quando è stata colpita dalla vettura auto guidata. La sig.ra Herzberg non stava usando il passaggio pedonale quando fu colpita a Tempe, un sobborgo di Phoenix, in Arizona. Più tardi è morta in ospedale per le ferite riportate. Il veicolo autonomo che l’ha colpita viaggiava a 40 miglia all’ora e aveva un “autista di sicurezza” umano a bordo. Quel pilota era Rafael Vasquez, ripreso delle telecamere interne alla vettura mentre guarda in basso per diversi secondi mentre l’auto colpisce e uccide il pedone.
L’incidente poteva essere evitato? Dopo aver esaminato il filmato dell’incidente, il capo della polizia di Tempe ha affermato che, indipendentemente dal fatto che l’auto fosse guidata in modalità autonoma o da un vero pilota umano, “sarebbe stato difficile evitare questa collisione …proprio per il fatto che il pedone usciva da un cono d’ombra, apparendo improvvisamente sulla carreggiata. Tuttavia l’azione penale verrà esercitata dal procuratore e quindi resta ancora da vedere in quali termini si muoverà il sistema penale dell’Arizona.
E’ davvero così importante la circostanza che il pedone non stia usando un passaggio pedonale? Nella maggior parte degli Stati, tra cui l’Arizona, come pure in Italia, ai conducenti è richiesto di esercitare il dovere di diligenza per evitare di investire i pedoni, indipendentemente dal fatto che stiano usando o meno un passaggio pedonale. Pertanto, anche se l’attraversamento in un’area designata avrebbe limitato il rischio di lesioni o morte per il pedone, non è possibile ipotizzare una vera e propria esimente della responsabilità dell’autista (o delle altre parti coinvolte).
Quali parti potrebbero essere ritenute responsabili per l’incidente Uber? Dal momento che il veicolo che ha colpito e ucciso Herzberg era messo in circolazione all’interno del progetto di sperimentazione Uber è ovvio che poprio il colosso multinazionale sarà chiamato a rispondere nel caso di specie. Allo stesso modo, anche altre terze parti, come la casa automobilistica Volvo, e la società che ha creato, programmato e installato la tecnologia auto-pilotante, potrebbero essere ritenute responsabili. Infatti il portale TechCrunch.com ha recentemente pubblicato un articolo in cui viene esaminato il modo in cui le auto a guida autonoma sono in grado di rilevare i pedoni e altri potenziali pericoli sulla strada. Nell’articolo viene indicato come, in teoria, le auto-guidanti siano dotate di hardware e software di imaging multipli, lidar a infrarossi (che non hanno bisogno di luce per rilevare la presenza di ostacoli e pedoni sulla strada), radar montato frontalmente e telecamere ottiche a corto e lungo raggio, tutti sistemi che avrebbero dovuto rilevare la presenza del pedone. E’ possibile ipotizzare un difettoso funzionamento del sistema di interpretazione di tutti i dati forniti da questi strumenti. Ovviamente anche il sig. Vasquez, che operava come autista di sicurezza per Uber, potrebbe anche essere chiamato come corresponsabile in qualsiasi controversia futura.
Quale ruolo svolgerà la tecnologia auto assistente in ogni contenzioso? In circostanze normali, nei casi d’incidente automobilistico, le condotte prese in esame si concentrano sulla negligenza dei conducenti dei mezzi coinvolti. Tuttavia, nel caso di specie la prospettiva è totalmente differente. Tecnici ed avvocati dovranno esaminare tutti i possibili difetti di progettazione, programmazione o installazione. Spetterà poi ai soggetti coinvolti dimostrare che o c’è stato un difetto imputabile all’auto-guida di Uber che ha causato l’investimento (o meglio che non lo ha evitato), o che qualsiasi veicolo autonomo o pilota umano non sarebbe stato in grado di evitare l’incidente.
Cosa significa tutto questo per la famiglia del defunto? Alla famiglia della sig.ra Herzberg ovviamente interessa poco conoscere con esattezza quali siano state le cause dell’incidente. Vivono in prima persona il dramma di aver perso per sempre un loro caro. Un caro che è stato sacrificato per permettere ad alcune aziende multinazionali di testare una nuova tecnologia potenzialmente ed enormemente molto remunerativa anche se i costi esterni (economici e sociali) della stessa tecnologia rischiano di essere molto alti (è possibile ipotizzare nell’immediato nuovi incidenti con lesioni gravi e mortali e nel futuro la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro di tassisti, autotisti ecc.). Siamo sicuri che sia la strada giusta da percorrere? Sono domande a cui conviene dare subito una risposta.