di Ambrosio & Commodo Studio Legale Ass.to

Associazione Apnoici Italiani e ADUSBEF con l’assistenza legale di Ambrosio & Commodo hanno depositato giovedì 22 settembre 2022 la prima class action in Italia in materia sanitaria. Si chiede al Tribunale di Milano di ordinare a Philips di ritirare e riparare tutti i dispositivi medici interessati dal difetto denunciato da Philips fin dal 2021.

Secondo Philips “Durante il funzionamento può verificarsi l’emissione di sostanze chimiche. Questi problemi possono provocare lesioni gravi potenzialmente letali, causare danni permanenti o richiedere un intervento medico per impedire danni permanenti”.

Sono indicati anche rischi cancerogeni.

L’FDA americana ha aperto un’indagine da cui emergerebbe la conoscenza dei difetti sin dal 2014.

La maggior parte dei dispositivi riguarda pazienti con apnee ostruttive del sonno.

L’Amministratore Delegato di Philips ha annunciato le sue dimissioni il mese scorso, mentre la procura della Repubblica di Parigi ha aperto un’inchiesta penale.

In Italia i dispositivi in questione sono circa  100.000, e solo 24.800 erano stati riparati al 31.7.2022, l’azione correttiva di sicurezza avrebbe dovuto concludersi entro il 31.12.2022 ma, come ha ricordato Luca Roberti, pres. dell’Associazione Apnoici Italiani, “col ritmo tenuto sinora Philips concluderà non prima dell’estate 2024”.

Nella causa viene chiesta la creazione di un registro degli esposti e che il Tribunale di Milano verifichi che Philips abbia effettivamente avvisato tutti gli utilizzatori, nonché che imponga tempistiche strette di esecuzione.

Ambrosio & Commodo e Adusbef sono sempre vicini agli interessi della collettività si è messa in moto per dare un contributo serio agli sforzi dell’ Associazione Apnoici Italiani.

Il nostro collega Avv. Stefano Bertone che coordina il settore Complex Litigation ha affermato: “Oggi è un giorno storico: è la prima class action italiana in materia di dispositivi medicali e salute. Ci aspettiamo che il Tribunale di Milano consideri la serietà ed urgenza della nostra azione e provveda al più presto per preservare la salute degli utilizzatori: nel fascicolo processuale c’è la prova dell’allerta diramata da Philips, del ritardo con cui stanno procedendo, della maggiore velocità in altri paesi del mondo, es. più del 60% in Australia sostituiti, più del 55% in Olanda, ma meno dl 25% in Italia.La situazione è davvero paradossale: pensate ad un produttore di aerei che a scopo cautelativo informi che i suoi aeromobili potrebbero precipitare e causare lesioni e morte: è chiaro che le compagnie aeree e i passeggeri pretendano l’immediata sostituzione. Non fra due anni, subito. Qui è Philips stessa ad aver confessato il difetto, e deve sostituire i prodotti non fra due anni, ma subito”.

L’Avv. Stefano Commodo ha commentato così le risposte fornite dall’Amministrazione ad agosto di quest’anno:  “Il Ministero della Salute ci ha fortemente delusi, ci aspettavamo un intervento deciso a favore degli esposti e invece la risposta è stata che la competenza era in capo all’autorità tedesca”. 

L’Avv. Renato Ambrosio ha infine aggiunto che “in un secondo tempo si procederà con le azioni di risarcimento danni basato su consulenze multidisciplinari, oggi era però importante partire con un atto che prima di tutto conservasse le condizioni di salute dei pazienti”.

Gli utilizzatori di questi dispositivi medici che leggessero la nostra newsletter sono invitati se lo desiderano a compilare il modulo contatto predisposto appositamente per questo scopo alla nostra pagina internet https://ambrosioecommodo.it/ventilatori-e-respiratori-philips-cpap-bipap/. Per quanto riguarda quesiti di ordine sanitario ricordiamo ancora una volta che non siamo in grado di fornirne e suggeriamo caldamente di consultare il medico curante che a sua volta utilizzerà informazioni indipendenti per decidere sul da farsi. Inoltre l’Associazione Apnoici Italiani http://www.apneedelsonno.it è certamente in grado di esprimere suggerimenti esperti.

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