Daniele Lonardo – Assegnista di Ricerca, Università degli Studi di Torino, Facoltà Giurisprudenza –
In un mondo sempre più permeato dall’Internet of Things (IoT), dove i dati sono considerati come il nuovo petrolio, alcune società operanti nel settore dell’elaborazione e analisi dei dati, hanno deciso di sviluppare ed investire sui sistemi predittivi. Nel settore del contrasto al crimine o “polizia predittiva”, trova un posto di rilievo la startup italiana denominata Key Crime fondata dall’ex assistente capo della Polizia di Stato, ora CEO dell’omonima società a responsabilità limitata, Mario Venturi.
Il software, tramite un sofisticato algoritmo, mette in relazione una gran quantità di dati provenienti da denunce o documenti in possesso delle forze dell’ordine al fine di fornire una previsione sul possibile luogo di commissione di un reato. L’utilizzo del software è, allo stato attuale, circoscritto alla città di Milano e provincia dove viene impiegato allo scopo di prevenire e, conseguentemente reprimere, i crimini seriali in particolare le rapine messe in atto ai danni di piccoli esercizi commerciali, poste o farmacie. Attraverso l’analisi dei dati di reati commessi in passato, il software permette di trovare correlazioni circa il luogo e le modalità con cui potrebbe essere perpetrato un crimine. Attraverso un’azione mirata di vigilanza, anche effettuata da agenti in borghese, è stato possibile cogliere in flagranza di reato numerosi soggetti fino al punto da riuscire a sventare il crimine, prima ancora che i malviventi entrassero in azione.
La start up milanese, di cui ne ha parlato anche l’emittente televisiva americana HBO in una puntata ad hoc, è riuscita recentemente a completare una prima fase di raccolta fondi grazie ad una cordata di investitori capeggiata da Oltre Venture Capital (di Luciano Balbo). KeyCrime, dopo una lunga fase di sperimentazione, è stata studiato sia dalla facoltà di economia della Essex University (Inghilterra), sia dal National Bureau of Economic Research di Boston (Stati Uniti) i quali hanno affermato che il software, in concreto, ha determinato una riduzione dei reati seriali con importanti ricadute in ambito sociale oltre a migliorare la sicurezza dei cittadini (dati alla mano, si evince un 57% in meno di rapine e 2,5 milioni di danni evitati). Per tali motivi, oltre alla Oltre Venture Capital, la società di Venturi ha attratto l’interesse dell’imprenditore Giorgio Gandini e della multinazionale, leader nel settore analytics, SDG Group fino a concretizzare un primo round di finanziamenti pari a 1,2 milioni di euro ed importanti competenze imprenditoriali. Il suo possibile impiego ed espansione sul mercato mondiale ha aperto gli orizzonti ad una partnership tecnologica, recentemente sottoscritta con la multinazionale IBM, che punta ad un migliore sviluppo nel settore analytics, intelligenza artificiale e raccolta dei Big Data.
Presentata nel 2017 a Roma, sottoposta ad una prima fase di sperimentazione nei maggiori capoluoghi italiani e dal 15 maggio 2018 attiva in tutte le province, l’applicazione YouPol permette al singolo cittadino di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni, a mezzo immagini o testo, relative ad episodi di bullismo o spaccio di sostanze stupefacenti. Le immagini ed il testo che vengono trasmesse all’ufficio di Polizia sono geolocalizzate e consentono di conoscere real time il luogo degli eventi oggetto di segnalazione. E’ possibile anche l’invio e la trasmissione di tali dati in un momento successivo, indicando con accuratezza il luogo in cui si è verificato il fatto in modo tale che possa essere oggetto di controllo da parte degli operatori incaricati. L’applicazione, sviluppata direttamente dalla Polizia di Stato, è aggiornata alla versione 2.1.4 e permette una migliorata esperienza dell’utente sia dal punto di vista della geolocalizzazione sia in assenza di rete.
L’app è scaricabile da tutti gli smartphone e tablet, accedendo alla piattaforma Apple Store, (per i sistemi operativi IOS) e Play Store (per i sistemi operativi Android) a titolo gratuito e, a maggio 2018, ha registrato circa 118.000 download, 1.152 segnalazioni per casi di bullismo e 2.132 segnalazioni per uso e spaccio di sostanze stupefacenti.
Per maggiori informazioni: http://www.keycrime.it/ e https://www.poliziadistato.it/articolo/385afa9005c93ce639103727.
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